Educazione e prevenzione: il perché della prima visita dal dentista per bambini
Quella di portare il proprio bambino al momento giusto dal dentista per bambini è una scelta che può sembrare banale, ma che in realtà può condizionare il rapporto con la salute orale per tutta la vita. Si tratta di una questione di educazione e prevenzione che può avere un forte impatto sia psicologico sia fisico.
Spesso – come abbiamo già visto nell’articolo dedicato all’età della prima visita - si tende ad aspettare che compaia un problema, come un dolore o una carie visibile, prima di prenotare la prima visita odontoiatrica. Tuttavia, questa scelta può rivelarsi controproducente sia per la salute orale del bambino sia per il suo approccio psicologico al mondo delle cure dentali. La verità è che la prima visita dal dentista dovrebbe avvenire molto prima, idealmente attorno ai tre anni di vita, ovvero quando tutti i denti da latte sono generalmente già presenti.

Il dentista dei bambini: un alleato della crescita
Esattamente come il pediatra segue lo sviluppo generale del bambino, il dentista pediatrico – di norma semplicemente chiamato “dentista per bambini” – ha il compito di monitorare la crescita e lo sviluppo dell’apparato orale: denti, gengive, mandibola, masticazione e deglutizione. La sua figura è centrale non solo per curare eventuali problemi, ma soprattutto per prevenirli e impostare sin da subito abitudini sane.
L’obiettivo della prima visita non è la cura di un dolore o un problema, ma la prevenzione. Portare il bambino dal dentista prima che insorgano disturbi permette di effettuare una valutazione completa dello stato di salute della bocca e di intercettare precocemente eventuali anomalie, come una malocclusione, una deglutizione atipica o un’igiene orale insufficiente che potrebbe presto portare a carie.

Una questione di fiducia e familiarità
Uno dei motivi principali per cui è bene iniziare presto è di natura psicologica. Se il primo incontro con il dentista avviene in un contesto sereno e privo di dolore, sarà molto più facile per il bambino costruire un’associazione positiva con questa figura sanitaria. Al contrario, se la prima visita coincide con una situazione d’urgenza, magari dolorosa o stressante, il rischio è che il bambino associ il dentista alla sofferenza, sviluppando una vera e propria fobia che può durare per tutta la vita.
Un approccio graduale e preventivo consente al bambino di conoscere l’ambiente dello studio dentistico, di prendere confidenza con le attrezzature e di stabilire un rapporto di fiducia con il professionista. Molti dentisti pediatrici adottano tecniche comunicative e comportamentali specifiche per mettere a proprio agio i piccoli pazienti, rendendo la visita un’esperienza quasi giocosa.
Il ruolo della prevenzione
La prevenzione odontoiatrica nei bambini non si limita all’educazione all’igiene orale. Comprende anche la valutazione della corretta crescita delle ossa mascellari e della disposizione dei denti, il controllo di abitudini viziate come il succhiamento del pollice o l’uso prolungato del ciuccio, e l’identificazione di segnali iniziali di disturbi più gravi. Un intervento precoce permette spesso di evitare trattamenti complessi in età più avanzata.
I denti da latte, sebbene temporanei, svolgono una funzione fondamentale: mantengono lo spazio per i denti permanenti, aiutano nella masticazione e nella fonazione e influenzano l’autostima del bambino. Curarli correttamente fin da subito significa porre le basi per una bocca sana anche da adulti.
Educazione alla salute orale
Durante la prima visita, il dentista pediatrico può anche fornire ai genitori importanti indicazioni su come pulire correttamente i denti del bambino, sull’alimentazione più indicata per prevenire la carie e su quali abitudini evitare. Questo momento diventa quindi anche un’occasione educativa, sia per i piccoli sia per gli adulti, in un’ottica di responsabilizzazione condivisa.
Una visita di controllo con cadenza periodica, la cui frequenza viene stabilita a seconda delle esigenze di quello specifico bimbo, aiuta a mantenere sotto osservazione l’evoluzione della bocca del bambino e ad affrontare ogni eventuale problematica in tempo utile.
La prima visita a 3 anni: un riferimento chiave
Ma perché la prima visita dal dentista per bambini è consigliata proprio a tre anni? Perché a questa età la dentizione decidua (cioè i denti da latte) è generalmente completata e lo sviluppo della bocca ha raggiunto una fase in cui è possibile effettuare una valutazione attendibile e completa. Inoltre, il bambino è abbastanza grande da comunicare le proprie sensazioni e comprendere, se spiegato nei modi adatti (ed ecco un altro perché del dentista specializzato nei bambini), ciò che avviene durante la visita.
Questa prima esperienza non dev’essere lunga o invasiva. Anzi, spesso si tratta solo di una rapida ispezione, con lo scopo di familiarizzare con l’ambiente e dare fiducia al bambino. È importante che i genitori presentino la visita come qualcosa di normale e positivo, evitando di usare parole come “male”, “paura” o “puntura”, che possono generare ansie immotivate.
L’approccio dello studio dentistico per bambini dottoressa Alessandra Tubiolo
Nel nostro studio di Monza ci occupiamo de sempre dei bambini e diamo pieno supporto ai genitori perché instaurino una corretta igiene orale per i propri figli e un approccio sereno alla salute della bocca. Spesso abbiamo a che fare con piccoli che hanno subito, per diverse ragioni, prime esperienze traumatiche o che, pur non essendo mai stati dal dentista, hanno già sviluppato paure trasmesse loro da genitori a loro volta traumatizzati da esperienze pregresse.
Tutto il personale medico e non dello studio è formato per spezzare questa catena di paure o, dove fortunatamente non c’è, per instaurare da subito relazioni proficue e positive. Attraverso il gioco, personaggi simpatici come il coniglietto Tubismile, un ambiente accogliente e dal sapore di casa, atteggiamenti e parole corretti è infatti possibile approcciare la salute orale con serenità e senza paura: una sicurezza che accompagnerà il bambino per tutta la vita.
Riassumendo: perché la prima visita dal dentista se non ci sono problemi
Portare i bambini dal dentista già a partire dai tre anni è una scelta di salute e benessere a lungo termine. Significa prendersi cura non solo della loro igiene orale, ma anche del loro rapporto con la cura di sé, della loro autostima e della loro serenità. Un bambino che cresce con visite regolari dal dentista sarà molto più propenso a prendersi cura dei propri denti anche da adulto, evitando paure inutili e trattamenti costosi e invasivi.
Proprio come si porta il bambino dal pediatra per assicurarsi che tutto proceda correttamente, allo stesso modo dovrebbe essere naturale accompagnarlo dal dentista per controllare che lo sviluppo della bocca sia armonico e sano. La prevenzione, ancora una volta, si dimostra la strategia vincente.

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Chi è la Dott.ssa Alessandra Tubiolo?
Il lavoro per e con i bambini come missione professionale: così prendono vita sorrisi belli e sani, fin dall’infanzia

Una volta si pensava che i denti dei bambini fossero di poca importanza e che a lavorare sulle bocche dei piccoli pazienti non si potesse fare danno, non più di tanto almeno. L’equazione denti da latte = poca importanza e poco danno era purtroppo prevalente: non l’ha mai pensata così però la dottoressa Alessandra Tubiolo, che anzi ha sempre sostenuto (e il tempo le ha dato ragione!) non solo l’importanza di agire quanto prima per curare e correggere le bocche dei piccoli pazienti, ma anche quella di avere un approccio corretto al bambino, alle sue paure e alle sue esigenze.
Una posizione forse dovuta anche ai professionisti con cui ha avuto modo di lavorare sin dall’inizio della sua carriera: laureatasi presso l’Università degli Studi di Milano con una specializzazione di Ortodonzia, fino al 1994 ha lavorato presso l’Ospedale San Raffaele, avviando nel contempo diverse consulenze e collaborazioni che l’hanno portata a comprendere e amare sempre più il lavoro per e con i bambini. Corsi di aggiornamento costanti e l’iscrizione alla Società Italiana di Ortodonzia e all’American Association of Orthodontists completano un curriculum tutto rivolto a questo campo.
Tanto che nel 1995 decide di aprire uno studio dedicato proprio ai piccoli pazienti nel cuore di Monza: non una realtà “per adulti” riadattata in chiave pediatrica, ma proprio un progetto dedicato solo a bambini e ragazzi fino all’adolescenza.